“Ogni volta che vedo un problema, invento un nuovo business per risolverlo.
Invento un business diverso da quello convenzionale, dove non gira tutto intorno al profitto ma tutto è dedicato a risolvere i problemi delle persone.”
Il Prof. Yunus introduce così l’unicità del Social Business, rivolgendosi a un’aula gremita di studenti riuniti presso il Campus di Forlì dell’Università di Bologna per assistere alla sua Lecture. Era il 18 aprile e il “banchiere dei poveri” si trovava in visita a Forlì e Bologna in occasione della giornata dedicata al tema del Social Business promossa da Fondazione Grameen Italia in collaborazione con l’Università di Bologna e Bologna Business School.
Il Prof. Yunus è arrivato in mattinata nella città di Forlì per l’inaugurazione del primo Yunus Social Business Centre dell’Università di Bologna.
A dare inizio alla cerimonia del taglio del nastro sono state le parole del Magnifico Rettore Francesco Ubertini e del Direttore del Dipartimento di Scienze Aziendali Maurizio Sobrero, accompagnate dai saluti del Sindaco di Forlì Davide Drei, alla presenza della Coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale in Management dell’Economia Sociale Federica Bandini, del Direttore del Campus di Forlì Felix San Vicente Santiago e del Vice Presidente della Fondazione Grameen Italia Giuseppe Torluccio.
Le attività dello Yunus Social Business Centre riguarderanno la ricerca sui modelli economici e aziendali con vocazione sociale, la pubblicazione e divulgazione dei risultati degli studi, e la collaborazione con la rete internazionale dello Yunus Centre Network per ricerche e pubblicazioni congiunte. Non da ultimo, sarà espressione della volontà comune di fare divulgazione scientifica su questo tema.
Ad esempio, lo sapevi che la celebre Grameen Bank, la “banca dei poveri”, è essa stessa un Social Business?
Nel suo discorso agli studenti, per spiegare le differenze con altre forme di impresa capitalistica e la caratteristica vocazionalità sociale del modello del Social Business, Yunus ha citato altri casi di Social Business presenti nel mondo, ricordando quanto molto lavoro ci sia ancora da fare per sensibilizzare e coinvolgere i soggetti economici e i decisori politici sul tema dell’impresa come portatrice sana di vantaggio sociale.
Infatti, l’invito che Yunus rivolge da anni ai diversi attori dell’economia, della finanza e della politica è a progettare un nuovo sistema economico capace di fornire servizi realmente inclusivi e diretti a tutte le fasce della popolazione, senza esclusione dei più svantaggiati.
Come ha ricordato durante la Lecture forlivese, l’attuale sistema finanziario ha portato a una iniqua e ingiusta concentrazione della ricchezza nelle mani di una manciata di persone: c’è quindi la necessità di riformare il sistema economico, anche alla luce del fallimento del sistema capitalista tradizionale sui fronti della riduzione delle diseguaglianze sociali e dei rischi ambientali.
Yunus ha inoltre sottolineato l’urgenza di operare un aggiornamento della formazione in ambito economico-aziendale, ormai stantìa di riferimenti a modelli superati, promuovendo nei futuri imprenditori la riflessione su teorie e pratiche di impresa capaci di generare beneficio sociale.
Un’urgenza a cui il polo didattico di Forlì dell’Università di Bologna risponde con un’ampia offerta di corsi nell’ambito dell’economia sociale.
Infine, sul tema della ricerca dell’impiego, Yunus ha così gentilmente provocato i giovani e le giovani presenti: “Perché state cercando lavoro? Chi vi ha detto di avere un lavoro? I vostri insegnanti vi hanno chiesto di avere un lavoro? I vostri libri vi chiedono di avere un lavoro? (…) L’idea del lavoro è passata di moda!”. E su questa affermazione la platea ha irrotto in una breve risata.
“Il lavoro è stato inventato nel secolo scorso ma in qualche modo è un concetto ancora in uso. Provate a dire a voi stessi, ogni giorno, quando vi svegliate al mattino: non sono un “cercatore di lavoro”, sono un “creatore di lavoro”. (…) Sii indipendente, sii libero!”
Il Prof. Yunus è poi arrivato a Bologna alle ore 12.30 per salutare con un breve intervento gli ospiti del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, riuniti nel Foyer del Teatro Comunale, e per inaugurare il nuovo sportello per il microcredito e l’autoimprenditorialità di Fondazione Grameen Italia in Piazza Verdi n.2.
Ospitato negli spazi dell’Università di Bologna, lo sportello vuole essere un luogo dove ascoltare le idee di impresa dei giovani, sia studenti che non-studenti, per realizzare attività di accompagnamento all’avvio d’impresa.
Al termine della ricca mattinata, Yunus ha incontrato Unicredit presso il prestigioso Palazzo Magnani di via Zamboni 20 per suggellare l’accordo di collaborazione tra la banca e la Fondazione Grameen Italia per l’avvio di un programma di sostegno a microimprese attraverso lo strumento del microcredito. L’accordo si colloca nell’ambito dell’iniziativa Social Impact Banking, un programma che rappresenta l’impegno di Unicredit nel contribuire allo sviluppo di una società più equa e inclusiva, attraverso l’individuazione, il finanziamento e la promozione di iniziative che hanno un impatto sociale positivo.
La nostra “Giornata da Nobel” si è conclusa con una seconda Lecture del Prof. Yunus dal titolo “The New Economics of Zero Poverty, Zero Unemployment, and Zero Net Carbon Emission”, moderata dal nostro Vice Presidente il Prof. Giuseppe Torluccio e tenutasi presso la Bologna Business School.
Ancora una volta, è parlando di microcredito che Yunus ha esposto e motivato le finalità sociali del Social Business.
Sono passati più di trentacinque anni dal suo primo prestito di 27 dollari americani concesso per produrre mobili in bambù a un gruppo di donne del villaggio di Jobra (Bangladesh). Da allora il dispositivo del microcredito si è diffuso tanto da raggiungere oltre 100 Paesi nel mondo, servendo più di 9 milioni di committenti. Una innovazione, quella del microcredito, che è stata capace di superare i confini delle aree rurali nelle quali è nato e di inserirsi di diritto tra gli strumenti della microfinanza e della finanza sociale, in Europa e Italia.
“Voglio che teniate a mente che se continuate a seguire le stesse vecchie regole, andrete sempre nelle stesse destinazioni”, ha concluso il Prof. Yunus. “Se invece volete raggiungere nuove destinazioni, dovete stabilire delle nuove regole che saranno in completa opposizione rispetto alle vecchie.”
Foto di Sara Santoro