Manifesto per un futuro sostenibile
“Non torniamo al mondo di prima”
Il Coronavirus ha scosso il mondo intero, costringendolo a confrontarsi con una improvvisa pandemia.
Da marzo 2020, circa 3 miliardi di persone in tutto il mondo sono chiuse nelle loro abitazioni a causa del lockdown: le persone rinunciano temporaneamente alla loro libertà personale in ragione di un rischio sanitario pubblico e globale. È un grande sacrificio, ma un grande atto di responsabilità. Eppure, come afferma il Prof. Muhammad Yunus, il Coronavirus rappresenta un’occasione senza precedenti per una nuova ripartenza sostenibile del mondo intero.
L’economia capitalista può essere corretta nelle sue distorsioni mettendo in pratica il modello di impresa del Social Business.
Possiamo e dobbiamo tutti partecipare responsabilmente a costruire nuove soluzioni e, secondo il Prof. Yunus, nessuno deve sentirsi escluso da questo risorgimento globale.
Ci riguarda tutti: cittadini, governi, organizzazioni internazionali, imprese, istituti di credito, organizzazioni religiose, organi di informazione.
A partire da oggi, abbiamo l’occasione di ridisegnare la realtà per renderla più equa, giusta e sostenibile.
Ricordiamoci che l’economia è una strumentazione creato dall’uomo, e che può essere riconfigurata per arrivare alla massima felicità collettiva possibile. La pandemia ha cambiato il concetto di società e di sviluppo del pianeta, spalancando opportunità coraggiose e offrendoci incredibili possibilità per il nuovo inizio.
Per questo Fondazione Grameen Italia, attraverso le parole del suo fondatore, Prof. Yunus, propone di affrontare il futuro con un nuovo Manifesto.
MANIFESTO
Aiutiamo a far posto alle nuove iniziative, per il raggiungimento di una consapevolezza sociale e ambientale come fulcro della nuova visione.
Lavoriamo tutti insieme per cogliere l’occasione che ci si presenta di creare un’economia consapevole per il singolo Paese e per il mondo intero a livello sociale, economico e ambientale.
Incentiviamo l’impresa sociale, nata per risolvere i problemi delle persone, non attraverso la creazione di un utile personale per gli investitori, se non per il recupero dell’investimento iniziale. Una volta rientrati in possesso dell’investimento originario, tutti gli utili successivi verranno reinvestiti nell’impresa.
Incoraggiamo la ripresa, assegnando le priorità e facendo spazio affinché le imprese sociali possano impegnarsi in responsabilità crescenti e di ampia portata.
Aiutiamo la creazione di Social Business Venture Capital Funds, di fondi a livello centrale e locale capaci di stimolare il settore privato, tramite fondazioni, istituzioni finanziarie e soggetti economici.
Aiutiamo il finanziamento delle imprese sociali per la crescita con altre imprese, alleandoci con quelle in difficoltà per trasformare anch’esse in imprese sociali.
Visualizziamo l’economia non più come una scienza finalizzata alla massimizzazione dei profitti, ma come un sistema di ripresa basato sulla consapevolezza sociale ed ambientale.
Sosteniamo gli imprenditori e gli investitori nell’impresa sociale e nel loro riconoscimento: si tratta coloro che fanno del bene con entusiasmo, a prescindere dal contesto di riferimento.
Utilizziamo il social business e il moltiplicatore del microcredito per amplificare l’impatto sociale ed economico.
Crediamo nel programma di incoraggiamento per la nuova ripresa (New Recovery Programme, NRP) orientato alle persone che vogliono dar prova dei propri talenti creando imprese sociali: una piccola iniziativa moltiplicata per un grande numero si trasforma in un’azione significativa. Le imprese sociali potranno adoperarsi per rafforzare un solido sistema in grado di rispondere alle necessità sociali.
Nessuno si deve nascondere, ma occorre impegnarsi per una ripresa economica importante trainata da una consapevolezza economica, sociale e ambientale. Per questo cambiamento, il momento per agire è adesso… proprio adesso!