In uno dei nostri articoli precedenti parlavamo di come la rendicontazione sia un aspetto fondamentale quando si parla di progettazione. Per questo merita uno spazio tutto suo!
La rendicontazione rappresenta un processo che riepiloga le spese sostenute dai soggetti che realizzano un progetto.
A che scopo? Per dimostrare:
- lo stato di avanzamento finanziario del progetto (spesa effettivamente sostenuta)
- lo stato di avanzamento fisico del progetto
- il rispetto dei requisiti e degli adempimenti per ottenere l’erogazione del finanziamento
Per poter ottenere l’erogazione del finanziamento, i costi rendicontati devono essere: pertinenti, coerenti e connessi con le attività del progetto e necessari alla sua implementazione, congrui con le finalità ed i contenuti del progetto e relativi a beni e servizi che risultano completamente realizzati. Infine, devono essere effettivamente sostenuti in data successiva alla sottoscrizione della convenzione di progetto e dimostrabili.
A queste caratteristiche bisogna aggiungerne altre due. I costi si distinguono in:
- costi diretti, ovvero sostenuti in diretta correlazione con le attività del progetto. Tra questi figurano i costi del personale, i costi per i viaggi e le trasferte, per i materiali di consumo, per la manutenzione e le attrezzature, per le prestazioni di terzi e per i servizi prestati da parti correlate.
- costi generali (o indiretti), ovvero quelli non direttamente imputabili alle attività del progetto, trasversali per la gestione delle diverse attività del beneficiario. Qui abbiamo le spese di funzionalità ambientale (es. riscaldamento, energia), quelle di funzionalità operativa (es. telefono, cancelleria) e le spese per il personale indiretto (es. magazzinier*, segretar*).
In genere tali costi sono calcolati fino ad un massimo forfetizzato di tutti i costi diretti di progetto.
Federico Borelli
Grameen Italia